Nel corso degli ultimi vent’anni di attività nei Paesi dell’America Latina, Africa ed Asia, l’UMMI ha potuto progressivamente maturare esperienza nella gestione di progetti di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale di diverso tipo ed ambito e nello stesso tempo ha potuto identificare con le proprie controparti locali, socio-educative e sanitarie, precisi punti di miglioramento, soprattutto nella gestione della dimensione economica. Nella sua collaborazione con controparti ecclesiali o di estrazione religiosa, l’UMMI ha rilevato la progressiva e crescente assunzione, da parte di quadri amministrativi laici, della conduzione della dimensione economica e gestionale, riscontrando uno specifico bisogno di iniziative formative.

Parallelamente l’UMMI ha riscontrato con estremo interesse la produzione da parte della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di Vita Apostolica di due documenti profondamente innovativi – che offrono spunti concreti anche per la formazione dei quadri amministrativi laici – come “La gestione dei beni ecclesiastici degli istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica” e la lettera circolare “Linee orientative per la gestione dei beni negli istituti di vita consacrata e nelle Società di vita apostolica”.

Quest’ultima Circolare invita alla diffusione degli indirizzi ivi contenuti e anche alla formazione di chi è preposto alla gestione della dimensione economica; ricorda inoltre che “essa è intimamente connessa con la persona e la missione. Attraverso l’economia passano scelte molto importanti per la vita, nella quale deve trasparire la testimonianza evangelica []. L’attenzione alla dimensione evangelica dell’economia non deve, pertanto, essere trascurata nella dinamica formativa, in modo particolare nella preparazione di coloro che avranno responsabilità di governo e che dovranno gestire le strutture economiche []“. La stessa circolare ricorda che Papa Francesco nel messaggio ai partecipanti al Simposio ha invitato a coniugare “la prioritaria dimensione carismatico-spirituale alla dimensione economica e all’efficienza, che ha un suo proprio humus nella tradizione amministrativa degli Istituti e che non tollera sprechi ed è attenta al buon utilizzo delle risorse”. La formazione alla dimensione economica dei quadri amministrativi, che nei Paesi meno avanzati hanno questo ruolo, risulta quindi fondamentale affinché le scelte nelle opere sociali di missione possano essere innovative e profetiche.

Alla luce di tutto ciò l’UMMI propone con questo progetto la realizzazione di un percorso formativo applicato ai contesti locali, rivolto ai quadri intermedi e ai responsabili e amministratori laici che si occupano della conduzione della dimensione economica e gestionale delle realtà locali come azione di sostegno alle varie organizzazioni per l’acquisizione di competenze gestionali. Il progetto formativo viene quindi svolto con la controparte con cui  l’UMMI opera ed è in contatto sui territori locali. Gli Enti coinvolti, religiosi e non, sono operanti nei settori o macro aree risultanti prioritarie nei contesti locali, in particolare quelle socio-sanitarie e socio-educative. In queste macro aree l’UMMI ha maturato un’esperienza storica, nata fin dalla sua nascita nel 1933 e proseguita con continuità fino ad oggi.

L’intervento è realizzato in coordinamento con la Diocesi di Luanda; l’organizzazione e la realizzazione di tutte le attività del progetto, della durata di tre anni, sono gestite dall’UMMI con la collaborazione dell’ “Obra da Divina Providencia”, Delegazione locale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (CPSDP) – Istituto Don Calabria, attraverso le sue strutture formative disponibili nella capitale Luanda. Di particolare importanza per la realizzazione del progetto, il riconoscimento e il radicamento territoriale della controparte, sia da un punto di vista logistico attraverso le proprie sedi messe a disposizione, sia come ente apprezzato per le attività a beneficio della popolazione locale.

Il progetto formulato e gestito dall’UMMI, con la diretta partecipazione e coinvolgimento della controparte locale, soprattutto come supporto organizzativo e appoggio logistico, si sta realizzando a Luanda in Angola, con l’intento di diffondere una formazione – basata anche sugli spunti concreti derivanti dai documenti citati – di cui possano beneficiare le opere ed i servizi alle persone condotti dalle istituzioni ed associazioni locali. I beneficiari della formazione alla dimensione economica e gestionale sono i quadri amministrativi che nei Paesi meno avanzati hanno questo ruolo e responsabilità.

La formazione alle sfide che molte realtà si trovano ad affrontare, riguarda tre obiettivi specifici:

1) La maturazione di criteri omogenei per le scelte prospettiche di revisione economico-amministrativa e riorganizzazione gestionale;

2) La rielaborazione o la creazione di strumenti amministrativi e gestionali per una condivisa pianificazione, attuazione e verifica delle opere, utilizzando anche i bilanci preventivi e i budget all’interno di un processo di pianificazione e controllo e i sistemi di monitoraggio delle criticità.

3) L’attuazione di ulteriori passi in merito alla trasparenza, con gestione amministrativa secondo schemi uniformi di bilanci e rendicontazioni finanziarie, audit periodici, certificazioni di bilancio, processi di delega.

Ma l’intervento formativo, in relazione alla dimensione economica, intende quest’ultima nel senso più ampio del termine ed include anche altre tre dimensioni di gestione:

A) La prospettiva dei beneficiari dei servizi, sviluppando la tensione alla qualità professionale ed umana, alla centralità dell’utente come persona, alla verifica del grado di soddisfazione dei servizi attraverso diverse metodologie, sia di natura tecnica che dialogica.

B) La prospettiva dei collaboratori, con i quali vanno promosse la cultura amministrativa e gestionale e una formazione permanente, condividendo le fasi di decisione, attuazione e verifica.

C) La prospettiva del territorio, cioè l’attenzione ai bisogni locali, la capacità di comunicare correttamente non solo ciò che viene fatto ma anche perché viene fatto, i rapporti con le istituzioni pubbliche e private e con il mondo delle associazioni e del volontariato.

L’iniziativa, includendo anche un momento conclusivo di verifica e valutazione finale, si sviluppa e realizza in 36 mesi. La partecipazione al progetto è destinata ai quadri intermedi ed amministratori laici che nei Paesi meno avanzati hanno questo ruolo e responsabilità rispetto a:

– Istituti religiosi presenti localmente.

– Organizzazioni identificate dalla Diocesi locale.

– Associazioni ed organizzazioni locali del mondo laico

 

I formatori sono scelti nell’ambito della popolazione locale; beneficiarie del programma sono perciò le comunità residenti nell’area di attuazione del progetto. Il progetto si sviluppa con la partecipazione attiva della controparte locale.

Come già fatto in passato, i partners locali garantiscono con la loro costante presenza e la provata esperienza il sostegno delle attività che verranno realizzate anche dopo la conclusione del progetto. La maggiore professionalità e responsabilità acquisita dai partecipanti alla formazione, farà sì che si potranno avere effetti durevoli nel tempo e, soprattutto, si può prevedere la costituzione di uno staff locale in grado di trasmettere ad altri i contenuti e i metodi acquisiti nel corso del progetto. Questo permetterà che i benefici prodotti dall’iniziativa continuino in seguito anche oltre il termine del progetto stesso.