UMMI nel mondo

Identità e mission

2023  Bilancio Sociale UMMI

Codice Etico

“Salute Formazione Sviluppo – UMMI” è oggi iscritta all’elenco pubblico delle Organizzazioni della Societa’ Civile (OSC). Fondata nel 1933 – svolge un ruolo missionario nell’ambito del servizio ecclesiale ed è uno dei soci fondatori della FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario). Si occupa di cooperazione internazionale allo sviluppo in ambito sanitario e in settori a questo collegati. Già riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano come ONG idonea ai sensi della ex legge 49/1987 per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo, “Salute Formazione Sviluppo – UMMI” ha un suo Statuto, un Consiglio Direttivo e si gestisce con il sostegno dei suoi membri: Soci, Volontari, Amici.

Natura missionaria dell’UMMI

L’intervento di promozione dello sviluppo non nasce solo da una logica umanitaria o filantropica, ma da una visione della paternità di Dio e della fratellanza tra gli uomini che ha le proprie radici nel cristianesimo e che trova la propria manifestazione nella Provvidenza, che per la sua azione si serve anche dell’UMMI e dei suoi volontari.

Promozione e formazione del volontariato missionario

Esso deve essere basato su elevata professionalità e su specifica motivazione. Nessuna concessione alla cooperazione esclusivamente tecnico-professionale, ma solo attenzione alla formazione di ruolo in ambito sia umano che professionale.

L’UMMI, membro fondatore negli anni ’70 della FOLM – Federazione Organismi Laici Missionari – oggi Focsiv – Federazione Organismi di Servizio Cristiano Internazionale Volontario – Volontari nel Mondo e della Fondazione “S. Giovanni Calabria per le Malattie Tropicali”, ha sempre ritenuto importante – pur nei limiti della propria capacità d’azione – operare per la formazione e la sensibilizzazione dei volontari, sia di quelli che partono dall’Italia, sia di quelli locali.

Progetti di sviluppo

Costante è stato lo sforzo dell’UMMI di operare da un lato attraverso iniziative progettuali proposte agli organi governativi, dall’altro attraverso iniziative progettuali condivise con i propri soci, amici e benefattori. Uno sforzo costante che ha consentito all’UMMI di valorizzare la propria dimensione associativa, che è alla base della sua nascita come primo organismo di cooperazione internazionale in Italia.

L’UMMI ha saputo modificare la propria prospettiva d’azione in sintonia con i pronunciamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli indirizzi della cooperazione internazionale, rendendo più efficace la propria azione. Ciò in due fasi: passando in primo luogo dalla cooperazione basata sulla medicina curativa, approccio comune fino all’inizio degli anni Settanta, alla primary health care, cioè l’assistenza sanitaria di base, grazie alla quale si è iniziato a prestare molta più attenzione alle cause dei problemi sanitari e quindi alla loro prevenzione; in secondo luogo sviluppando la cooperazione anche in settori diversi da quello sanitario, con la finalità di prevenire o risolvere problemi di natura sanitaria: dall’accesso all’acqua potabile alla coltivazione di prodotti proteici, dai programmi agricoli di sicurezza alimentare alla formazione professionale per le attività generatrici di reddito, dalla realizzazione di abitazioni salubri alla scolarizzazione.

Tutto ciò ha consentito all’UMMI, salvaguardando l’attività sanitaria diagnostico-clinica, di sviluppare un’ampia gamma di interventi in vari settori, i più recenti dei quali sono brevemente descritti in questo sito nella sezione “le nostre attività“.

Un ringraziamento a tutti coloro – persone fisiche, enti o istituzioni – che hanno permesso all’UMMI di compiere questo lungo percorso con il loro insostituibile e spesso silenzioso contributo. Un percorso che è tutt’altro che compiuto, ma che rende invece l’azione dell’UMMI attuale ed urgente come lo era alla sua nascita. Alessandro Galvani, Presidente

Finalità dell’UMMI

È “lavorare […] per la salute completa e totale dei più diseredati e dei più deboli, in particolare nei Paesi meno avanzati, in spirito di collaborazione, per contribuire al loro sviluppo integrale nel pieno rispetto della loro dignità e libertà” (Statuto art.2). Per questo l’UMMI ricerca forme di impegno e di espressione che siano segno di attenzione alla solidarietà e alla giustizia e che in ogni loro aspetto perseguano la testimonianza dei valori evangelici. A tale fine l’UMMI promuove (Statuto art. 3):

  • attività di informazione, sensibilizzazione e formazione, anche di persone provenienti dai Paesi meno avanzati, con attenzione ai problemi della “salute completa e totale”, ai temi della cooperazione internazionale e alla centralità della persona nella promozione dello sviluppo integrale;
  • la formulazione e la realizzazione di programmi di cooperazione sanitari, socio-sanitari, educativi, sociali e di promozione dello sviluppo;
  • l’attività di cooperazione allo sviluppo ai sensi della legge 11 agosto 2014, 125, e successive modificazioni;
  • la formazione adeguata di coloro che si dedicano alla gestione ed attuazione dei programmi;
  • la raccolta e l’invio di presidi validi, medicinali e di materiale medico-sanitario alle strutture che operano nei Paesi meno avanzati.

Criteri e stile di Intervento

Il Volontario deve essere consapevole che questi Progetti hanno come componente chiave il coinvolgimento della popolazione e la formazione. Realizzare interventi con questo diretto coinvolgimento della popolazione locale è un compito che impegna, in maniera più o meno intensa a seconda del contesto di azione, tutti i Volontari dell’UMMI. I Volontari hanno perciò un compito rilevante nell’attuazione delle finalità dell’UMMI, poiché si pongono “a servizio dell’uomo”, mettendo a disposizione la loro professionalità e la propria persona.

L’UMMI ricerca la “salute completa e totale” dei più diseredati e lo “sviluppo integrale” dei popoli. Perciò essa dà importanza ai seguenti criteri:

•pianificare interventi in stretto collegamento con controparti locali, con la definizione di obiettivi che tendano all’autonomia e alla garanzia di continuità. Ciò al fine di realizzare uno “sviluppo condiviso”, che abbia come fine ultimo e come ispirazione costante la crescita secondo obiettivi comuni di autonomia, e l’avvio di un processo di autosviluppo della popolazione locale;

•operare nel campo socio-sanitario sia con interventi di assistenza sanitaria di base che ospedaliera, con attività di medicina preventiva e curativa, educazione sanitaria dei diversi soggetti, interventi specifici verso la fascia materno-infantile, normalmente più esposta, interventi riabilitativi;

•i Progetti finalizzati alla potabilizzazione dell’acqua e all’agricoltura promossi dall’UMMI hanno sempre come genesi una problematica sanitaria emergente e si propongono di promuoverne la soluzione con Progetti integrati;

•instaurare un rapporto di stretta collaborazione con gli operatori locali che ne favorisca la formazione – con attività specifiche – anche in vista della prosecuzione dell’intervento;

•operare nel campo socio-sanitario realizzando interventi che siano in ogni aspetto inseriti nella cultura vissuta e nei piani di sviluppo locali, considerando la possibilità di integrazione con attività di diverso settore, ma che possano giovare all’attuazione di uno “sviluppo integrato”;

•nell’intervento a favore dell’infanzia vittima di disagio sociale o di trauma da guerra, è prioritaria la preparazione professionale verso le istanze psicologiche e pedagogiche emergenti dall’analisi dell’intervento.

La Storia

Padre Diodato Desenzani e la sua intuizione profetica

Don Desenzani e Don CalabriaFin dalla sua fondazione  l’UMMI è stata concepita come missione verso gli ultimi, i più poveri. È nata da un sogno, dalla intuizione di un dinamico e intraprendente missionario, Padre Diodato Desenzani, prete veronese, amico e collaboratore di San Giovanni Calabria nella nascita della “Casa Buoni Fanciulli” a Verona. L’idea di missione che ha dato vita all’UMMI ha le sue radici in una profonda spiritualità che l’Unione ha voluto custodire come bene prezioso nel suo cammino; da qui trae forza il suo impegno in Italia e con le popolazioni dei Paesi meno avanzati. Persuaso che la salvezza delle anime si sposasse molto bene con la cura delle sofferenze dei corpi, scelse la sua forma di testimonianza missionaria nella cura degli infermi e, dopo avere conseguito in tarda età la laurea in medicina, tornò in missione nella duplice veste di medico e di sacerdote per concorrere alla “salute completa e totale” dell’uomo e al suo “sviluppo integrale”. In India, a Nawabpet dove trascorse tutta la sua esistenza, dal 1960 Padre Diodato Desenzani riposa accanto alla statua della Madonna di Lourdes. La sua attività e la sua testimonianza hanno dato frutti. In quella zona l’UMMI è stato presente a lungo con diversi progetti: un ritorno alle origini.

L’UMMI e l’Istituto Don Calabria

Lo stretto rapporto che l’Unione Medico Missionaria Italiana mantiene fin dalla sua nascita con l’Istituto Don Calabria non è solo di natura operativa – nei Progetti di sviluppo fino ad oggi insieme realizzati – ma nasce da un intento comune, dalla tensione verso le povertà, da una sintonia missionaria. Dal 1933 al 1990, nella storia dell’UMMI, sono molti i membri dell’Istituto Don Calabria che hanno impresso in essa il loro personale carisma, tracciando solchi profondi che ci guidano anche oggi. Ricordiamo, in modo particolare:

Riccardi Ferdori Foffano

  • Fratel Attilio Riccardi (foto a sin), primo missionario-medico dell’Unione, che perseguì durante la sua breve vita l’ideale di missione e l’amore per l’UMMI, dedicandosi ad essa con uno zelo superiore alla sua fragilità fisica;
  • Don Fabio Ferdori (foto al centro) , religioso e farmacista, apostolo e martire per amore dei poveri e per dare sollievo ai loro dolori;
  • Don Ottorino Foffano (foto a destra), sacerdote di grande spessore spirituale e di intenso impegno religioso, che guidò l’UMMI per 35 anni e le diede voce attraverso la direzione della rivista “Medicina e Missioni
  • San Giovanni Calabria che, a sua volta, ebbe sempre per l’UMMI cure e attenzioni particolari,  non solo “perché avesse a vivere” ma anche perché potesse svilupparsi.

Struttura organizzativa

Soci sono tutti coloro che, condividendone il fine e lo spirito, si impegnano personalmente a contribuire alle attività dell’Organismo: L’UMMI promuove per loro, periodicamente, specifici incontri, oltre all’annuale Assemblea. Ogni cinque anni l’Assemblea dei Soci è chiamata ad eleggere il Presidente, il Vice Presidente e i tre membri che compongono il Consiglio Direttivo i cui compiti specifici sono: curare la programmazione e seguire la realizzazione delle diverse attività.

Volontari sono tutte le persone che rispondono ad un desiderio di impegno di solidarietà tra individui e comunità, di universalità e di pace, e si rendono disponibili al servizio, professionalmente e nella gratuità.

Coloro, singoli o gruppi, che non hanno la possibilità di un impegno personale diretto ma sostengono l’UMMI spiritualmente, economicamente o in varie altre forme, formano la grande famiglia degli Amici.

Nella struttura dell’UMMI assume rilevanza la figura dell’Assistente Ecclesiastico che cura la formazione interiore aiutando il Volontario a riscoprire la sorgente della sua motivazione che dà senso alla scelta di impegno volontario.

Tutti i membri dell’UMMI – Soci, Volontari e Amici – sono chiamati ad una concreta testimonianza di spirito evangelico.