BACINI IDRICI (Watershed)
CONTESTO
Si tratta di una serie di progetti triennali che hanno luogo nella zona di Bollapalli, uno dei distretti più arretrati della provincia di Guntur, in Andhra Pradesh – INDIA.
La maggior parte della popolazione del luogo è composta da minoranze tribali e da fuori casta. I giovani migrano verso i centri urbani, abbandonando le terre coltivabili. La povertà delle famiglie impedisce ai figli la frequenza scolastica per cui le piaghe del lavoro minorile e dell’analfabetismo sono molto presenti. La necessità spinge spesso gli agricoltori a contrarre debiti a usura che si concludono spesso con l’esproprio delle terre.
OBIETTIVI
Scopo del progetto è promuovere lo sviluppo sostenibile mediante un programma watershed e assicurare un migliore utilizzo delle risorse locali.
I bacini idrici naturali (watershed) sono aree di raccolta di acque piovane e sono fondamentali nelle strategie di sfruttamento delle risorse idriche nelle regioni affette da siccità. Laddove le caratteristiche geologiche del terreno sono favorevoli si è potuto perfezionare e gestire i bacini idrici naturali. Il termine WATERSHED si riferisce appunto ad un’area che drena l’acqua piovana da uno spartiacque al fondo valle secondo la geologia e la struttura del terreno. La corretta gestione di un watershed ripristina la caduta d’acqua piovana, rivitalizza la vegetazione, arricchisce l’ambiente anche in termini socioeconomici e produttivi (coltivazione della terra, creazione di posti di lavoro, supporto alimentare).
Gli obiettivi che attraverso questi progetti si sono raggiunti sono i seguenti:
- Organizzare la comunità insegnando a pensare in modo critico con autocoscienza e consapevolezza sociale.
- Promuovere la leadership locale come entità legale per identificare le cause profonde del disagio e identificare le misure attuabili per farvi fronte.
- Incrementare le conoscenze e capacità per accrescere la fiducia della comunità nei futuri miglioramenti.
- Elevare la condizione economica delle famiglie in oggetto attraverso la conservazione delle risorse di acqua e terra e migliorare le loro condizioni di vita.
Il concetto di watershed come unità programmata per lo sviluppo ha acquisito molta importanza perché i confini dell’area interessata sono naturali, così come le risorse in questione che a loro volta dipendono da cicli naturali. Il buon funzionamento di uno watershed interessa tutti gli aspetti della vita della popolazione e tutto il ciclo vitale della alimentazione, della produzione di cibo e di biomassa, anche durante i periodi di siccità.
Il bacino di un fiume è quindi il territorio ideale per un buon watershed e i vantaggi che si ottengono sono migliorativi sia per l’ambiente che per la comunità.
I benefici sull’ambiente si evidenziano nella produttività della terra; nella qualità e nella quantità di acqua disponibile; nella protezione delle risorse naturali; nel controllo delle inondazioni e dei problemi di sedimentazione a valle; nell’alimentazione dei pozzi.
I benefici alla comunità si rilevano nel coinvolgimento diretto dei suoi membri nello sviluppo futuro; coinvolgimento per il ripristino e la protezione delle risorse naturali; opportunità di educazione.
ATTIVITA’
Le opere proposte per l’attuazione di un programma watershed vanno dalla costruzione di dighe di controllo nei torrenti, alla costruzione di sbarramenti di pietra e muri di confine, alla bonifica e livellamento delle terre, alla piantagione di alberi utili, fino allo sviluppo di attività per la generazione di reddito a favore delle famiglie meno abbienti. Il beneficio che tali misure apportano all’ambiente è di grande impatto sull’agricoltura e sull’ecologia della zona, favorendo l’autonomia alimentare ed economica della popolazione. Ma prima di tutte queste attività or ora elencate serve una importante campagna di sensibilizzazione e informazione presso le comunità locali.
Di seguito indichiamo quali sono, in dettaglio, le attività che vengono proposte per la buona riuscita di un progetto Watershed.
Sensibilizzazione
Indagini di riferimento e formazione dei gruppi degli abitanti dei villaggi: siamo fortemente convinti che lo sviluppo socio-educazionale della comunità è essenziale prima di qualsiasi attività tesa a migliorare le loro condizioni di vita.
La prima azione è quindi lo sviluppo di quelle che sono chiamate P.O. (People Organisation) o VDS (Village Development Society), che si preparano visitando le case, organizzando discussioni, meetings di massa programmi culturali ecc. Si ritiene che la formazione del VDS (Village Development Society) sia essenziale per far si che gli appartenenti alle comunità imparino a decidere insieme delle attività più importanti e urgenti da attuare. Inoltre, la selezione e preparazione di leader in ciascuna comunità sarà assicurazione di monitoraggio e valutazione delle attività dell’intervento. Vengono spiegate le qualità, i doveri e le responsabilità di un buon leader che estenderà poi il suo sapere nei rispettivi villaggi. Vengono formati i gruppi femminili di autosostegno per consentire la partecipazione alle attività di sviluppo. Le donne ricevono istruzioni in campo politico, economico, sociale per uno sviluppo sostenibile. Grande rilievo è dato al risparmio in quanto base per la crescita, la prosperità e lo sviluppo nell’unità e nella solidarietà. Affinché il processo continui anche dopo il periodo del progetto l’assistenza alle varie attività di sviluppo è continuativa. La ripetizione annuale delle indagini di riferimento aiuta a misurare i risultati del processo di sviluppo e a pianificare il piano d’azione annuale.
Autocoscienza: questa si sviluppa attraverso la trasmissione di idee e valori tramite gruppi culturali e spettacoli teatrali: linguaggi tramite i quali gli abitanti del villaggio amano apprendere. I gruppi culturali dopo aver visitato capillarmente i villaggi per identificarne i problemi eseguono una serie di spettacoli tendenti a far riflettere la popolazione sulla sua condizione. Gli argomenti trattati sono, generalmente, i seguenti: educazione, lavoro minorile, potenziamento delle donne, conservazione uso e gestione dell’acqua, salute della comunità, tecniche sanitarie, igiene e tecniche agricole.
Formazione dei leader: si cerca di trasmettere ai futuri leader le abilità, le conoscenze e le capacità per un effettivo management delle organizzazioni popolari allo scopo di eseguire i programmi del progetto in modo efficiente. Dinamiche di gruppo, soluzione dei conflitti e collaborazione con i dipartimenti governativi sono alcuni degli elementi cruciali che si possono apprendere durante le visite ai villaggi
Gestione delle risorse idriche e territoriali
Per ripristinare la produttività della terra si mettono in atto alcune procedure:
- demarcazione e caratterizzazione dell’area watershed
- pianificazione di base per la coltivazione e la conservazione del suolo e dell’acqua
- individuazione delle aree dove sorgeranno le strutture di raccolta
- pianificazione di ripristino delle zone aride e incolte (bonifica delle terre)
Inoltre, per incrementare lo sviluppo serve massimizzare la produttività della terra ed il suo rendimento, sforzarsi di diversificare le risorse e conservare l’eco sistema.
Una grande quantità d’acqua viene perduta durante le piogge per mancanza di strategie di raccolta e conservazione e lo sfruttamento ha impoverito le falde acquifere. La soluzione consiste nella raccolta delle acque di superficie e ricarica delle falde sotterranee. Quando vi sono forti pendenze e la superficie è sassosa, le misure più appropriate sono:
- sbarramenti nei solchi dovuti all’erosione
- fossati di contorno nelle zone alte di demarcazione
- strutture di sassi a gabbie
- invasi per la percolazione
- dighe per il controllo del flusso
Sbarramenti di pietra (Gully plugs)
Sono costruiti usando pietre locali ed altri materiali attraverso I piccoli rivoli che scendono dalle colline e portano il materiale di erosione ai piccoli stagni di raccolta a valle. Essi contribuiscono al mantenimento dell’umidità del suolo. In genere sono piazzati su corsi di primo e secondo ordine.
Fossati di contorno (Contour bunds)
Vanno situati nelle curve elevate di livello e sono indicati per la conservazione dell’umidità del suolo dove le precipitazioni sono scarse e la pendenza della terra è moderata. L’acqua viene intercettata prima che acquisti velocità specie se i vari scavi sono adeguatamente distanziati lungo il pendio secondo la pendenza e la composizione del suolo.
Piccole dighe di contenimento
Si costruiscono a cavallo di piccoli torrenti mettendo del materiale pietroso entro gabbie di rete metallica ancorate alle sponde. Sono alte circa 0.5 mt. poste su fiumiciattoli della larghezza di circa 10 mt. e trattengno l’acqua per consentire la ricarica della falda.
Stagni agricoli
Vengono costruiti scavando la terra e consolidando le rive con pietre per proteggerli dall’erosione e vengono in varia misura impermeabilizzati per ridurre le perdite. Sono utili al rifornimento della falda idrica ma vengono per lo più usati come serbatoio per l’irrigazione nei momenti critici. Essendo poco costosi e di facile esecuzione possono essere costruiti ovunque e richiedono una pulizia di manutenzione prima dei monsoni.
Dighe
Sono costruite attraverso piccoli fiumi con fondo permeabile e con lieve pendenza per facilitare la percolazione in breve tempo. Di solito sono alte circa 2 mt. e il surplus d’acqua fluisce al di sopra di esse. Sono spesso usati anche economici sacchi di argilla come barriera su piccoli corsi d’acqua
Stagni di percolazione:
E’ un tipo di diga con un più ampio invaso d’acqua con fondo permeabile per permettere all’acqua raccolta di percolare negli strati profondi. Viene costruita a cavallo di corsi di secondo o terzo ordine con sponde solide che continuano a valle. I pozzi posti a valle vengono così riforniti abbastanza da consentire una buona irrigazione delle coltivazioni. La capacità media è di 0.1 – 0.5 MCM. E’ necessario provvedere ad una colonna d’acqua da 3 a 4.5 mt.
L’area beneficata dovrà avere un numero sufficiente di pozzi, pompe manuali etc. con un minimo di 3 o 5 punti per chilometro quadro. Il quadro complessivo delle precipitazioni dovrà essere valutato attentamente in modo che gli invasi vengano riempiti durante le piogge monsoniche e preferibilmente più di una volta. Il terreno nella zona di raccolta dovrà essere sabbioso per evitare l’intasamento dell’invaso. Le dimensioni dell’invaso sono governate più dalla capacità di percolazione che dalla quantità d’acqua che vi affluisce. Come guida generale la capacità calcolata non dovrà superare il 50% dell’acqua che vi affluisce dalle aree di raccolta. E’ auspicabile di terminare la raccolta entro febbraio poiché la perdita per evaporazione inizia da febbraio in poi.
Vegetazione perenne
Vengono messe in opera il rimboschimento e la piantagione di frutteti con produzione di foraggio per gli animali, legna da bruciare, alberi fertilizzanti, alberi per produzione di olii e fibre per i cordami. Vengono piantati alberi ai lati delle strade per tener sotto controllo l’inquinamento, l’erosione e dare riparo agli abitanti.
All’interno dei progetti watershed sono sempre previsti piantagioni di frutteti, essenziali per fornire nutrimento alla gente.
Promozione delle misure di sopravvivenza
Per sostenere i piccoli proprietari della zona sono introdotte le tecniche di agricoltura per terre aride. Vi viene associata la tecnica di “gestione delle sostanze biologiche pesticide”: biofertilizzanti, biopesticidi a base di semi dell’ albero di Neem e trappole ai ferormoni sono usati per migliorare la qualità e la quantità dei prodotti.
La produzione di animali da latte è la più importante per incrementare gli introiti delle donne impiegate nei lavori agricoli: le famiglie che non possiedono terre vengono provviste di bufali ed aiutate nella produzione di foraggio.
Un’altra forma di attività redditizia è lo sviluppo dei vermi compost su base commerciale: vi è già utilizzo e quindi richiesta di questo prodotto su vasta scala.
BENEFICIARI
I beneficiari degli ultimi 5 progetti watershed sono gli abitanti dei villaggi del distretto di Bollapalli. Nel complesso 2.692 famiglie con circa 13.200 persone.