16 aprile 2015

E’ iniziato da qualche giorno, con le assunte funzioni dell’ infermiera volontaria Luigia Gottoli, il nuovo “Progetto integrato di base socio-sanitario e agricolo nelle comunità Agùa Boa e Riacho do Meio” entrambe situate nel comune di Imperatriz, Stato del Maranhão – BRASILE.

Il progetto, approvato dal Ministero Affari Esteri con la sola conformità, ovvero senza erogazione di contributo, ma solo con la registrazione del contratto della volontaria, avrà una durata di tre anni e coinvolgerà la popolazione delle due comunità, che conta in totale circa 900 persone. A queste si aggiungerà la popolazione limitrofa di altre 950 persone e, con il coinvolgimento degli agenti di salute, si prevede di raggiungere un bacino complessivo di almeno 2.200-2.500 abitanti.

Il  progetto si inserisce nell’azione educativo-sanitaria, di promozione sociale e di formazione, già iniziata nel 1990  dai Padri Cappuccini della missione di Imperatriz in collaborazione con alcuni volontari a favore di due comunità agricole della zona. Visti i buoni risultati raggiunti, si intende replicare l’azione riproponendo la stessa metodologia d’intervento in altre zone con contesti simili che hanno manifestato l’interesse e la disponibilità ad un impegno comune per affrontare e tentare di risolvere i principali problemi individuati, tra cui: carenze igienico-sanitarie, mancanza di strutture sanitarie e di agenti di salute, disagio sociale.

E’ quindi un progetto integrato perché considera la salute dell’uomo in modo globale, nelle sue componenti sanitaria e sociale, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, mirando alla loro futura autonomia. Il progetto sanitario si incentra sulla tutela e il miglioramento delle condizioni di salute (e di vita) dei membri delle comunità. La prevenzione riveste quindi una posizione di spicco e si basa sia sull’organizzazione di visite ambulatoriali sul territorio, realizzate da personale sanitario, sia sugli incontri tra le comunità e gli agenti di salute e medici volontari, in cui vengono diffuse le conoscenze igienico-sanitarie di base, nel campo della corretta alimentazione, dell’igiene personale, della potabilizzazione dell’acqua, dei controlli individuali periodici, soprattutto per le donne. Nel progetto si vuole coinvolgere un numero sempre maggiore di medici e professionisti locali, soprattutto per portare avanti la campagna informativa contro l’alcolismo e la prostituzione, due piaghe sociali purtroppo radicate nella realtà locale.

La formazione di un gruppo coeso di volontari professionali dell’area è una delle priorità del progetto, per garantirne la continuità a lungo termine e favorire così il radicamento dell’opera di formazione igienico-sanitaria e di prevenzione nelle comunità.

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